Lipari devastata dall’alluvione: servono aiuti concreti

Pubblicato il Settembre 16, 2012

Indietro

Il terribile nubifragio che si è abbattuto sull’arcipelago delle Eolie ha recato moltissimi danni. Le stime si aggirano intorno ai 35 milioni di euro. Ogni reparto della protezione civile è al lavoro 24 ore su 24 per cercare di ripristinare l’ordine e per dare un bilancio definitivo attendibile.

La popolazione di Lipari è sotto shock e afferma di non ricordare affatto un alluvione così devastante nel passato sino ad oggi. La pioggia forte è durata poco più di due ore. Se ne fosse caduta ancora i danni sarebbero stati apocalittici. San Bartolomeo ha protetto la sua isola, secondo molti anziani del luogo ancora increduli.

E’ stato ovviamente chiesto lo stato di calamità naturale dal Sindaco che, raggiunto al telefono da Pier Ferdinando Casini, ha ricevuto rassicurazioni sulla massima considerazione da parte dello Stato Italiano e dal governo della regione Messina. Ovviamente non è solo colpa delle condizioni meteo; la causa dominante che ha provocato la piena del fiume è stata la discarica abusiva di materiale utilizzata da decine di anni che ha alimentato la forza e la consistenza del flusso di acqua e fango distruttivo. Tutto lo strapiombo caratteristico, sospinto dalle forti piogge, è venuto giù trascinando ogni cosa.

Tutti gli abitanti rimangono in attesa dell’esito delle numerose ispezioni dei periti per poter intervenire. I piani alti della Protezione Civile regionale hanno dato la loro massima disponibilità al sindaco di Lipari, maggiormente colpita dall’alluvione, per l’invio di uomini e mezzi a sostegno delle operazioni. Si spera che lo stato si mobiliti come ha sempre fatto per le grandi città italiane, senza dimenticare che Lipari e le isole Eolie hanno davvero bisogno di non essere lasciate allo sbaraglio.